Sarà stata la voglia di rivalsa dopo un contest dai 10 metri andato al di sotto delle aspettative o la telefonata di Roberto Di Donna nei giorni scorsi, ma è un Davide Franceschetti trasformato quello sceso sulle linee di tiro di Châteauroux per le qualificazioni del contest di pistola dai 50 metri.
L’ultima giornata del tiro a segno ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 per i colori azzurri si è aperta nel migliore dei modi. Con un sesto posto finale e un ragguardevole score di 534, Franceschetti si è conquistato la prima finale della carriera ai Giochi, lui che soltanto qualche mese fa dalla stessa distanza aveva agguantato uno splendido bronzo ai Campionati Europei di Granada.
Stavolta il tiratore di Pordenone si è rivelato il migliore tra quelli provenienti dal “Vecchio Continente”. Davanti a lui soltanto un quintetto di asiatici che hanno dato imposto al round di qualificazione un ritmo infernale. Primo posto per il coreano Jo Jeongdu, autore del record Olimpico di qualificazione con 553, davanti al cinese Chao Yang (549) e all’uzbeko Server Ibragimov (548).
Non ha tremato neppure l’iraniano Sareh Javanmardi (542), titolare del record del mondo, quarto davanti all’altro coreano Park Sea Kyun (536) e all’azzurro Franceschetti. Completano la rosa degli otto finalisti lo statunitense Yan Xiao Gong e il turco Aysegul Pehlivanlar.
Franceschetti ha iniziato la finale con un 89, seguito da un 87 nella seconda serie di tiro. Il tiratore di Pordenone a quel punto ha scollinato sopra quota 90 nelle successive due serie di tiro, che l’hanno messo in corsa per un piazzamento tra i primi 8. La piccola battuta d’arresto della quinta serie di tiro conclusa con 86 è stata riscattata da un’ultima serie di altissimo livello tecnico. Con un 91 negli ultimi dieci bersagli, Franceschetti si è issato nelle posizioni che valgono la sfida per le medaglie.
“Ho centrato l’obiettivo odierno”, ha raccontato Franceschetti – “ovvero quello di gestire questo tipo di competizione meglio di quanto fatto nel contest dai 10 metri. Ero ben focalizzato sui bersagli: ho controllato la respirazione e la postura ed è andata bene. Poi chiaramente ci son stati anche degli errori, ma è da un anno che mi cimento nella pistola libera, ho tanta strada da fare. Sono felice, ora tutto quello che arriverà sarà un qualcosa in più. Voglio godermi la prossima gara, farò parte di una finale alle Paralimpiadi”.
Appuntamento alle 12.15 per una serie di finale che si preannuncia palpitante per i colori di Casa Italia. Davide Franceschetti c’è e alle sue spalle ci sarà una marea azzurra pronta a sostenerlo. Fino all’ultimo colpo.
Foto 1: Davide Franceschetti in gara nelle qualificazioni della pistola libera dai 50 metri (Credits: UITS)
Foto 2: Franceschetti festeggiato da tecnici e compagni di squadra (Credits: UITS)