"Abbiamo scelto una direzione e la stiamo percorrendo: stiamo pensando al Tiro a Segno, che notoriamente è uno sport di visione individuale, come uno sport di squadra. Il singolo fa la differenza, ma all'interno di un sistema collettivo che funziona e che innalza le prestazioni e i risultati arrivati oltre che darci ragione ci hanno fatto felici e riempiti di orgoglio", parole di Sabine Marta la CT della Nazionale Italiana Juniores che agli Europei a 10m di categoria, svoltisi negli scorsi giorni a Osijek, ha strabiliato vincendo il medagliere della rassegna con 3 ori e 1 bronzo.
Raccontare la squadra, riempie d'orgoglio: "Lo abbiamo detto da subito, senza nasconderci, che le nostre squadre erano ben strutturate per puntare a qualcosa di grande e così è stato. L'oro della squadra maschile di pistola è stato il coronamento di un inizio di 2025 magico per Gabriele Aldo Villani, Liang Xi Savorani e Francesco Rutigliani. Rutigliani è stato il più bravo tiratore di pistola dell'Europeo: si è preso il primo posto nella qualifica individuale trainando la squadra, è arrivato al settimo posto nella finale individuale e poi con Alessandra Fait si è andato a prendere un oro straordinario nella Mixed Team. Ragazzi come questi sono l'esempio di quello su cui lavoriamo: alla sua prima manifestazione di questo livello ha percepito solo un po' di emozione fisiologica, ma poi si è lasciato andare e a messo in campo i frutti del suo lavoro diventando anche uno sprone per Alessandra che dopo la gara individuale, nel quale non era riuscita ad ottenere l'accesso in finale al quale teneva tanto, era andata un po' giù di corda. Ognuno ha il suo carattere e il bello è che sono tutti complementari nel sostenersi e migliorarsi anche con chi come Alice Bruno, che è del 2009, è appena arrivata in nazionale".
Capire le situazioni, leggere i momenti e sfruttare le situazioni: "La squadra femminile di carabina pensavamo potesse arrivare a una medaglia, ma così non è stato. Niente drammi: hanno dato il massimo e l'abbiamo capito, sappiamo come Carlotta Salafia, Eleonora Palmisano e Angela Lucia Ajraldi lavorano alacremente e siamo certi come staff che il futuro potrà regalare loro soddisfazioni. E' stato invece incredibile vivere il crescendo della squadra maschile: tutti e tre caparbi. Edoardo Branchini è arrivato 16esimo nella gara individuale e ha mostrato grande solidità, poi ci sono stati Tommaso Roberto e Luca Sbarbati. Si sono qualificati alla finale per pochissimi decimi, ma i loro score hanno fatto sì che la squadra arrivasse all'oro trovando un punteggio clamoroso (1877.3) che ha migliorato il record italiano precedente di diverse decine di punti. A volte scarti come uno o due decimi sono solo questioni di fortuna, Tommaso Roberto l'ha capito trasformando questo in una molla per prendersi dei rischi e far vedere tutto quel coraggio che è stato premiato nella risalita fino alla medaglia di bronzo che ci ha fatto esultare lasciandoci senza fiato".
In questa ottica, a tirare le fila del discorso, è il Direttore della Preparazione Olimpica e Paralimpica, Pierluigi Ussorio, che con la Nazionale Juniores ha instaurato un filo importante e diretto al fine di vedere il serbatoio della Nazionale Seniores muoversi continuamente in direzione positiva: "Il mondo dei tiratori e delle tiratrici juniores è molto particolare. Lo staff tecnico ha a che fare con dei ragazzi e delle ragazze che arrivano a vestire la maglia azzurra già da giovanissimi e arrivano sino ai 21 anni d'età. In quel periodo non si forma solo l'atleta, ma anche e soprattutto la persona, visto che si attraversa un periodo non facile come l'adolescenza. Da Direttore della Preparazione Olimpica e Paralimpica, mi sento di ringraziare tutto lo staff: dalla ct Sabine Marta agli Head Coach Francesco Bruno ed Enrico Pappalardo per pistola e carabina, senza dimenticare i tecnici al loro seguito".
Poi prosegue: "Il lavoro che stanno svolgendo è sotto gli occhi di tutti, anche perché i focus sono vari e non si vedono solo in occasione dei grandi eventi, ma anche soprattutto nel timing delle scelte e nella direzione delle strade da prendere. Non tutti i giovani possono essere convocati per le gare in calendario: c'è un'eta per tutto. Non dobbiamo mai dimenticarci che la Nazionale Juniores è il bacino di riferimento per i campioni del domani. Le medaglie ci interessano, ma la cosa più grande è quella di fornire ai ragazzi gli strumenti per strutturarsi dal punto di vista tecnico, mentale e comportamentale: a tal proposito, la collaborazione con il nostro psicologo Massimiliano Di Liborio è sempre più attiva. Profili interessanti verso il 2028 ce ne sono: insieme ai tecnici valuteremo come arrivare all'approdo fra i seniores. Vogliamo aiutare i tiratori e le tiratrici ad arrivare pronti, anche perché stiamo vedendo che non solo nel Tiro a Segno ma in tutti gli sport l'età media di chi fa bene si sta abbassando".
Nella foto: tutta la Nazionale Italiana Juniores al termine degli Europei a 10m di Osijek, ricchi di trionfi per gli Azzurrini