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EOS Trophy, le donne dettano legge nella carabina

Si è conclusa nel segno delle donne la seconda edizione dell’EOS Trophy, l’evento andato in scena sabato 8 e domenica 9 febbraio in occasione di European Outdoor Show a Veronafiere. Il contest di carabina ad aria compressa dai 10m ha visto una doppietta delle ragazze, con Debora Crosato (Treviso) in prima posizione con 355.9 di score davanti Federica Donetti (Novi Ligure) con 352.8. Terzo posto per Achille Renato Beretta (Treviso) con 327.4.

Successo di Pierpaolo Simeoni (Spoleto) nel contest riservato agli atleti Paralimpici con un buon 252.1 di score. Secondo posto per Gianmarco Panizzo (Treviso) con 249.9, mentre i rappresentanti dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi, Roberto Lazzaro (Galliate) e Pamela Novaglio (Gardone Trompia), hanno occupato rispettivamente la terza e la quarta posizione.

Così come i contest di pistola, anche le gare di carabina hanno fatto registrare il sold-out a Veronafiere con 49 tiratori determinati a mettersi in mostra davanti al Direttore della Preparazione Olimpica e Paralimpica Pierluigi Ussorio.

Nella giornata di ieri, sabato 8 febbraio, sono invece andati in scena i contest di pistola: successi per Michele Botti (Soave) e per Davide Franceschetti (GS Paralimpico Difesa). Il bronzo degli ultimi Giochi Paralimpici si è reso protagonista di un gesto di fairplay cedendo il premio speciale del vincitore, uno splendido soggiorno per due persone in un resort alpino, al secondo classificato Marco Pusinich.

Il programma dei contest riservati al tiro a segno di European Outdoor Show si conclude domani, lunedì 10 febbraio, con il Campionato Giornalisti di pistola ad aria compressa dai 10 metri con inizio alle 10.30 presso lo stand della UITS (Padiglione 10, Stand A200).

I RISULTATI DELL'EOS TROPHY 2025

Foto: I vincitori dei contest dell'EOS Trophy assieme agli Olimpionici di Parigi 2024. Da sinistra: Paolo Monna, il vincitore della gara di carabina Paralimpica Pierpaolo Simeoni, la vincitrice della gara di carabina Debora Crosato, Federico Nilo Maldini e Davide Franceschetti (Credits: Marco Massetti)