SPORTIVA

Il Presidente Vespasiano: “Felice e orgoglioso”

“L’Olimpiade del tiro a segno si è conclusa e potrei dire che per noi della UITS è stata un’ottima Olimpiade. Ma sarebbe, io credo, un giudizio ingeneroso”. Costantino Vespasiano, Presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno mette insieme ricordi ed emozioni di questi dodici giorni a Parigi, anzi a Chateauroux. Domenica sera alla ISSF House ha salutato e ringraziato tutti a nome del tiro a segno italiano che torna a casa pieno di buone notizie e di orgoglio. “Sì – prosegue il Presidente – dire che è stata un’ottima Olimpiade non renderebbe giustizia a due anni e mezzo di lavoro complicato, stressante, che tutti insieme abbiamo portato avanti con tenacia, una corsa contro il tempo che ci ha premiati fin qui. Ecco perché affermo che la nostra è stata un’Olimpiade eccellente”.

“Sono felice – continua il Presidente - perché aver portato a casa due medaglie e aver avuto altri due atleti in finale è veramente un risultato maiuscolo. In più sono orgoglioso perché anche gli altri tre atleti che non sono arrivati a giocarsi la finale sono stati bravissimi e protagonisti di prestazioni di tutto rilievo. Riassumendo: in due anni e mezzo abbiamo portato alle Olimpiadi una squadra numerosa come a Tokyo, siamo stati competitivi in tutte le specialità a cui abbiamo preso parte e in più abbiamo ottenuto un argento e un bronzo”.

“Fare il bilancio di un’Olimpiade non è mai facile, è inevitabile pensare a qualcosa che poteva andare ancora meglio, oppure guardare ad altri sport, l’Italia sta facendo belle cose in tante altre discipline e noi abbiamo vissuto con gioia anche le vittorie degli altri sport, ci mancherebbe. Ma sappiamo di aver dato il nostro bel contributo, questa è la soddisfazione più grande”.

“Se penso – prosegue Vespasiano – che in così poco tempo abbiamo messo insieme una squadra giovane, coesa e competitiva, non posso che essere ottimista per il futuro. Anche perché abbiamo già visto nelle competizioni giovanili che dietro questo gruppo ci sono nuovi ragazzi e ragazze che scalpitano. E visto come si è abbassata l’età media degli olimpionici anche nel tiro a segno, non è assurdo sperare che magari qualcuno di quei emergenti già tra quattro anni a Los Angeles possa rendere la nostra squadra ancora più attrezzata”.

L’altra bella notizia è che il tiro in questa Olimpiade ha saputo uscire dalla sua nicchia. “Ho letto tanti commenti anche da parte di persone che sanno poco del nostro sport – risponde il Presidente – e sono state travolte dalla sua bellezza, dalla sua carica emozionale. Sui social alcuni atleti del tiro stanno diventando personaggi e questo non può che farci piacere. Io credo che larga parte delle potenzialità del nostro sport siano ancora inesplorate”.

Un rapido bilancio dei Giochi. “L’Asia detta legge, Cina e Corea soprattutto, e questo è un dato di fatto, mentre l’India ha sicuramente fatto un passo indietro. Sono tanti i nuovi paesi che emergono, quindi per la scuola europea sarà sempre più dura: persino realtà consolidate come Germania e Francia hanno avuto le loro difficoltà. Ma questo, ovviamente, è anche un motivo in più per esaltarci dei nostri risultati veramente eccellenti, lo ripeto”.

L’ultimo ringraziamento è molto più di un atto dovuto: “Grazie a questo gruppo magnifico, di atleti e di tecnici, per come hanno saputo fare squadra. Grazie ai gruppi sportivi militari per il loro sostegno insostituibile. Grazie alle Sezioni che con fede e passione lavorano sui giovani. In ultimo, ma non in ordine d’importanza, grazie all’Unione Italiana Tiro a Segno e a tutto il suo staff: abbiamo buttato il cuore oltre la siepe e siamo stati ripagati. Avanti così, la strada è tracciata. Ora attendiamo con fiducia le Paralimpiadi”.

Foto: Il Presidente della UITS Costantino Vespasiano, Paolo Monna, Federico Nilo Maldini e il Segretario Generale della UITS Walter De Giusti festeggiano la doppia medaglia conquistata nella pistola dai 10 metri (Credits: Ferdinando Mezzelani).