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Monna e Sollazzo verso Parigi: come vincere la tensione

La Cerimonia d’Apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è sempre più vicina e come da tradizione il programma del Tiro a Segno seguirà di poche ore lo “start” ufficiale della rassegna a cinque cerchi.

Per questa ragione, la tensione e la concentrazione nei tiratori di casa Italia sono già palpabili. Al poligono di Châteauroux tutto è pronto per accogliere i 340 tiratori, che potranno contare in questa avventura Olimpica, lontana dall’epicentro di Parigi, sulla ISSF House, il quartier generale del Tiro a Segno in Francia che ospiterà, oltre agli atleti, anche staff, addetti ai lavori e media.

La squadra italiana, che martedì 23 luglio partirà con il suo primo blocco per l’avventura Olimpica - mentre Riccardo Mazzetti e Massimo Spinella arriveranno in Francia il 30 luglio -, può contare su 7 atleti che hanno dimostrato il loro valore a livello internazionale nell’ultimo triennio. Due di loro, Danilo Dennis Sollazzo per la carabina e Paolo Monna per la pistola, sono reduci da altrettanti grandi soddisfazioni ai massimi livelli. Sollazzo si è laureato vice campione del mondo 2022 nella prova individuale di carabina dai 10 metri agguantando nell’occasione la prima carta Olimpica per l’Italia, mentre Monna, quest’anno, ha conquistato la medaglia d’oro nella pistola da 10 metri ai Campionati Europei di Gyor, in Ungheria.

Tuttavia, entrambi preferiscono mantenere il profilo basso, concentrandosi sul percorso che li ha portati ai massimi livelli nell’ultimo triennio. “Per me è la seconda partecipazione ai Giochi Olimpici - ha detto Monna – ma stavolta c’è tanta consapevolezza in più. A Tokyo mi ero messo tanta pressione e avevo troppe aspettative, stavolta la sto preparando diversamente, mantenendo un profilo basso e lavorando sul dettaglio tecnico”.

Ha fatto eco a Monna il suo collega della carabina Sollazzo. “Non ho delle vere e proprie aspettative, considero la partecipazione a questa Olimpiade il risultato del lavoro fatto negli ultimi 10 anni, da quando ho iniziato a sparare. Ogni atleta quando inizia uno sport ha come obiettivo finale la partecipazione alle Olimpiadi. Per questo non ci voglio andare con la tensione del risultato a tutti i costi, voglio godermela il più possibile, viverla al meglio e dimostrare quello che sono capace di fare”.

Rispetto all’avventura di Tokyo, Monna ha confidato di aver totalmente stravolto il programma di allenamenti, assieme al suo tecnico Mauro Badaracchi. “Il segreto è concentrarmi su me stesso e su quello che dobbiamo fare e migliorare. In questo triennio abbiamo fatto un lavoro focalizzato su Parigi. Certamente puntiamo al risultato ma rispetto al passato abbiamo stabilito una strada precisa per arrivarci. La medaglia d’oro conquistata agli Europei ha rappresentato un primo segnale positivo in questo senso, l’obiettivo è continuare su questa strada”.

Sollazzo si è voluto invece soffermare sull’impegnativo programma che lo attende e sull’approccio alle finali, un aspetto sempre delicato quando si parla di manifestazioni che valgono una carriera.

Il programma è molto fitto per la parte di area compressa perché la Mixed e la individuale sono vicine, mentre la gara ‘tre posizioni’ è più staccata. Nella individuale mi aspetto di fare una bella gara, perché conosco il mio livello. E’ chiaro che, in caso di qualificazione, la finale è tutta da decifrare: nell’ultimo periodo ho avuto qualche problema di approccio ma il lavoro fatto con lo psicologo della Nazionale sta dando i suoi frutti”.

Sabato 27 Luglio il programma di Sollazzo e Monna scatterà rispettivamente con le qualificazioni della Mixed Team di Carabina (che affronterà assieme a Barbara Gambaro) e con le qualificazioni del contest di pistola ad aria compressa da 10 metri.