Il Corriere della Sera di oggi nella rubrica "Le Buone Notizie" ha dedicato un'intera pagina ad Andrea Liverani, uno dei totem della Nazionale Italiana Paralimpica di tiro a segno, che a Parigi 2024 punta a replicare il bronzo vinto tre anni fa a Tokyo.
Nato e cresciuto in una famiglia di sportivi, il lombardo si è avvicinato alla disciplina dopo l'incidente che purtroppo gli ha causato la paraplegia e un limitato uso del braccio destro. Ma Andrea è uno che non si è mai perso d'animo, come ha nell'intervista di Claudio Arrigoni sul Corriere della Sera: "Sono passato dalla pallacanestro, sport che praticavo anche prima dell'incidente, al rugby. Ma sono stato folgorato da una carabina. Mi fecero provare e non ho più smesso di tirare. Per essere dei buoni tiratori bisogna essere psicologicamente stabili. Avere una buona vista può aiutare, ma contano respirazione, rilassamento e posizione".
Scelto per fare parte dell'iniziativa "Campioni ogni giorno", di Procter & Gamble, che si propone in Italia per la promozione della pratica sportiva per chi ha disabilità, utilizzando l'esempio di campioni e campionesse del mondo paralimpico, Andrea Liverani - devoto a San Francesco Possenti, a cui ha dedicato il suo libro autobiografico - guardando ai Giochi di Parigi 2024 ha dichiarato: "Lo sport mi ha sempre aiutato a riprendere in mano la vita. Per Parigi ci siamo qualificati in 6: il movimento paralimpico ttaliano del tiro a segno si è allargato".
Foto: Andrea Liverani in azione con la sua carabina (Credits UITS / Marco Massetti)