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Andrea Liverani: aspettando Tokio, tra record e medaglie italiane

Ha catturato l’attenzione di tutti, ricevendo il plauso del suo Responsabile Giuseppe Ugherani e dei suoi compagni. Andrea Liverani, milanese, classe '90, ha realizzato una tripletta in questa edizione dei Campionati Italiani nelle specialità para di carabina: R4 (carabina 10 metri), R5 (carabina 10 metri a terra) ed R9 (carabina 50 metri a terra). Fra lui e il Tiro a Segno è stato subito amore, fin dalla prima prova perché, spiega - ”questo è uno sport che più che essere raccontato deve essere provato di persona. Solo così si può comprendere davvero cosa si prova e ci si può innamorare del tiro, un po' come è successo a me. E devo dire che  al poligono di Monza sono molto bravi ad aprire le porte a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova e conoscerlo”. Una passione, quella di Andrea, che lo ha portato fino in Francia, alla Coppa del Mondo di Chateraux, dove lo scorso anno ha conquistato la slot per i Giochi di Tokio 2020 in quella da lui definita come “la miglior prestazione della mia vita”. In attesa dell’appuntamento nipponico, Andrea continua ad allenarsi con il tecnico della nazionale Ofir Goldstain in vista dei prossimi obiettivi, primo fra tutti i Mondiali di Sydney in ottobre.

Liverani 2E la scorsa settimana il poligono di Bologna è stato un ottimo banco di prova: ”la finale di R5 è stata molto avvincente, combattuta e sudata fino all’ultimo colpo. Con gli altri tiratori ci conosciamo, siamo compagni di nazionale e siamo soprattutto amici, ma è sempre bello potersi confrontare in queste finali importanti e giocate fino all’ultimo decimo” – racconta Andrea. ”Se mi aspettavo la vittoria? Ultimamente sono in forma, ho anche fatto qualche record, ma in questa specialità la gara non era andata benissimo quindi non sapevo cosa aspettarmi. Invece poi la finale è stata molto bella, sono riuscito a gestirla. Nella specialità R4 non è stata prevista la finale ma solo la gara di qualificazione dove ho vinto con il punteggio di 636,2 e un vantaggio di 10 punti sul secondo classificato. Per quanto riguarda la R9 ho vissuto bene sia la gara che la finale dove ho stabilito anche il record italiano”.

Liverani 3 La squadra para della nazionale di cui fa parte Andrea è molto unita: “è difficile avere un modello di riferimento. In base alla disabilità ognuno di noi tira alla propria maniera. Ho la fortuna di far parte di un gruppo di atleti davvero bravi, da quando ho iniziato a praticare questo sport il livello si è alzato tantissimo e siamo cresciuti tutti insieme, i punteggi sono nettamente aumentati rispetto agli inizi”. Raccontando le sue esperienze, Andrea mostra che le difficoltà e le paure in gara, sono le stesse con cui si confrontano tutti gli altri atleti: “non ho visto molte finali in questa edizione dei Campionati, non mi piace guardarle perché le vivo con molta ansia anche se sono gli altri a gareggiare. E a proposito di questo spiega: "nel tempo ho capito che è solo grazie all’esperienza che si riesce a gestire l'ansia e a prevedere più o meno quello che può capitare in una finale, si può cercare di controllare le reazioni. Non è facile rimanere concentrati con la musica, lo speaker, il pubblico che applaude…non ci si abitua mai. Però ci si convive. Sicuramente in questa Final Hall, una tra le strutture più belle nelle quali io abbia mai gareggiato nella mia carriera agonistica, è stato molto emozionante potermi mettere alla prova, un’ esperienza importante che arricchirà sicuramente il mio bagaglio emotivo e sportivo”.

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